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L’eco degli oceani: il cambiamento climatico e la voce del mare

Ogni luogo della Terra ha una sua voce, un paesaggio sonoro unico che racconta la vita che lo abita. Dalle foreste tropicali alle immense distese di ghiaccio, passando per le onde degli oceani e il brusio delle città, il nostro pianeta è un'orchestra in continua esecuzione. Ma qualcosa sta cambiando. Il riscaldamento globale sta trasformando non solo il clima e gli ecosistemi, ma anche i suoni della natura e dell'uomo. Alcuni si fanno più intensi e minacciosi, altri si affievoliscono fino a scomparire. In questo secondo appuntamento, continuiamo questa serie di articoli in cui cercherò di esplorare come il cambiamento climatico stia modificando la voce della Terra e il modo in cui la percepiamo.


Le voci smorzate degli abitanti degli oceani

Il mare ha sempre avuto una sua voce. Il frangersi delle onde sulla battigia, il soffio dei cetacei in emersione, il crepitio dei coralli vivi e i richiami dei delfini creano un paesaggio sonoro affascinante e complesso. Ma oggi questa sinfonia naturale sta cambiando. Il riscaldamento globale e l’inquinamento acustico stanno trasformando l’eco degli oceani, mettendo in crisi gli equilibri marini e la vita che dipende da essi. Dopo aver esplorato il silenzio crescente delle foreste, in questo secondo appuntamento della nostra rubrica ci immergiamo nelle profondità marine per scoprire come il cambiamento climatico sta alterando il suono del mare. Anche se per noi può sembrare strano, sott’acqua il suono è essenziale. Molte specie marine lo usano per comunicare, orientarsi e cacciare. I cetacei, come balene e delfini, si affidano a richiami e segnali acustici per interagire e trovare il cibo, ma oggi queste voci sono sempre più deboli o disturbate. L’aumento della temperatura degli oceani altera la densità dell’acqua, modificando la propagazione dei suoni e rendendo più difficile la comunicazione tra gli esemplari di una stessa specie. L’acidificazione dei mari, causata dall’assorbimento di anidride carbonica, sta inoltre indebolendo gli ecosistemi corallini, mettendo a rischio l’intricata rete di suoni che caratterizzava le barriere coralline, un tempo brulicanti di vita.


Il rombo dell’attività umana e lo scioglimento dei ghiacci

Mentre alcune voci si affievoliscono, altre si fanno sempre più forti e invadenti. Le navi da trasporto, l’estrazione di combustibili fossili dai fondali marini e l’aumento delle attività umane negli oceani hanno reso il paesaggio sonoro subacqueo un luogo assordante e caotico. Il rumore dei motori, dei sonar e delle esplorazioni sismiche interferisce con le frequenze usate dagli animali marini, disorientandoli e spingendoli a cambiare rotta o ad allontanarsi dalle loro aree abituali. Per alcuni esemplari, come le balene blu, la cui comunicazione avviene su frequenze molto basse, questo inquinamento acustico rappresenta una minaccia diretta alla sopravvivenza. Non solo il traffico marittimo, ma anche il cambiamento stesso dell’ambiente oceanico ha prodotto suoni inediti e inquietanti. L’Artico e l’Antartide stanno vivendo un rapido scioglimento, e il suono dei ghiacciai che si spezzano e crollano in mare è ormai una costante nelle regioni polari. Le registrazioni dei ricercatori rivelano un panorama sonoro che alterna il boato improvviso del ghiaccio che si frattura al fragore degli iceberg che si immergono nelle acque sempre più calde. Un concerto di cambiamenti che racconta una crisi in atto.


Un oceano sempre meno familiare

Il suono del mare che conoscevamo sta svanendo, lasciando spazio a un’eco diversa, fatta di silenzi preoccupanti e rumori innaturali. Gli scienziati stanno cercando di documentare questa trasformazione con registrazioni e studi sul campo, per comprendere le implicazioni di un mondo sottomarino sempre più rumoroso e mutevole. Questa è solo un’altra tappa del nostro viaggio attraverso il cambiamento sonoro del pianeta. Nei prossimi appuntamenti esploreremo le trasformazioni acustiche delle città, il modo in cui la natura sta reagendo e come la musica e il sound design stanno cercando di sensibilizzare il pubblico su questa tematica. Perché il suono del nostro pianeta è una storia che merita di essere ascoltata.


Riccardo Pallotta©


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