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Coventry e il 2 Tone Ska: un grido di protesta dalle macerie

Coventry è una città delle Midlands che verso la fine degli anni ‘70 deve fare i conti con un passato che perseguita il presente, per via dei segni lasciati dal bombardamento avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale, e dal clima inacidito ed esasperato creato dal governo Thatcher. 


Clash Radio Nowhere

Coventry è una città multiculturale, influenzata dalle minoranze caraibiche che fanno arrivare tra le strade la propria musica, il roots-rock e il primo ska di Toots & The Maytals, Delroy Wilson, Ken Boothe, Leroy Smart e Dillinger. Questi artisti nel giro di poco tempo diventano parte integrante del tessuto sociale e veicolo d’incontro tra i giovani, autoctoni e figli d’immigrati (in prevalenza giamaicani), che iniziano a nutrirsi di questa musica caraibica e a fonderla con le sonorità inglesi. 


Ciò che nasce è un genere del tutto nuovo e che racchiude non solo un sound innovativo, ma anche la rabbia sociale che si manifesta nei testi dei nuovi gruppi nati grazie alla “Jamaican invasion”. Il 2 Tone Ska diventa il veicolo espressivo per una generazione di giovani oppressa dalle riforme Thatcher e dalle guerre combattute dal Regno Unito (Irlanda e Falkland), che si dichiara a favore di battaglie civili (legalizzazione, lotta al razzismo e alle discriminazioni di genere e sulla sessualità) e che non teme di scendere per le strade a sfidare l’autorità parafascista della governance inglese del fine anni ‘70 ed inizio ‘80. 


Tutte queste sensazioni emergono nel potente grido lanciato dagli Arthur Kay & The Originals, Ska Wars: un brano che incita alla rivolta e che al contempo si erge a simbolo di uguaglianza e fratellanza. La guerra ska assume vari toni, come quello desolato dei The Specials, che rivelano tutte le proprie incertezze in canzoni come A Message To You, Rudie, Ghost Town, Too Much Too Young e Do Nothing. Oppure nell’ironico e pungente tono che contraddistingue Madness e Bad Manners, che irridono l’autorità con brani tendenti al comico, ma che racchiudono dentro di sé un messaggio profondo. Dei primi si ricordano brani fondanti del 2 tone ska, come: One Step Beyond e Uncle Sam. Dei secondi, ancor più folli ed irriverenti, canzoni come: Lorraine, Sally Brown, Lip Up Fatty e My Girl Lollipop


E non bisogna dimenticare un gruppo che ha fatto della battaglia civile il proprio mantra, i The Selecter, che decisero di sfidare la propaganda parafascista dei governi Thatcher con attacchi diretti, come dimostrano l’attacco al monopolio delle informazioni e la censura raccontate in Madness e in On my Radio, oppure le proteste per una garanzia di maggiori diritti civili e umani e contro il razzismo, emerse in brani come: My Collie (Not a Dog), Three Minute Hero, Too Much Pressure e Murder.  


L’ondata che parte da Coventry arriva diretta a Londra, dove molte band iniziano ad aprirsi nel fondere il punk (arrivato poco prima dall’America) con ska, 2 tone, roots rock e reggae. L’esempio più eclatante sono i The Clash, che daranno vita a brani e dischi di fusione tra questi generi, venendo addirittura apprezzati nelle isole caraibiche in cui sono nati. (White Man) in Hammersmith Palais, Stay Free, Rudie Can’t Fail, The Guns of Brixton e l’album Sandinista! sono il simbolo di quanto, musicalmente e politicamente, il 2 tone ska sia stato fondamentale per la poetica di Joe Strummer e soci. 


Dalle macerie di un conflitto e dall’immobilismo di Coventry nasce un genere musicale che ha rivoluzionato la musica, i costumi e il pensiero politico-sociale di una generazione di ragazzi che ha sfidato l'autorità dittatoriale, che ha lasciato un segno tangibile a livello storico-culturale e che ha gridato la legittimità dei propri diritti e la voglia di cambiamento, di progresso e di apertura verso l’altro.


“Hey boys, there’s gonna be a ska war, a ska war. A SKA WAR!”  


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