Controverso e irriverente, Lenny Bruce ha cambiato le sorti della stand-up comedy riuscendo a toccare confini della libertà d’espressione in un’epoca in cui era complesso esprimersi senza pagarne le conseguenze.
La sua carriera non è particolarmente lunga, la sua attività sul palco è andata dagli ultimi anni degli anni ’50 fino all’inizio degli anni ’60.
Divenne famoso per un linguaggio volgare e privo di ogni remora, divenne un simbolo di sregolatezza e ribellione.
Morì a solo quarant’anni per un’overdose di morfina.
Ma chi era Lenny Bruce? Nome d’arte di Leonard Alfred Schneider che nacque a Mineola, sull’isola di Long Island il 13 ottobre del 1925. Lenny crebbe in una famiglia ebraica, figlio di Myron “Mickey” Schneider, un podologo britannico e Sally Marr, una ballerina e attrice americana originaria del Queens.
L’infanzia del piccolo Lenny non fu di certo facile a causa del brusco divorzio dei suoi genitori avvenuto quando aveva solamente cinque anni. Questo trauma lo costrinse ad anni di caoticità e poca stabilità.
Nel 1942 si arruolò, all’età di sedici anni, a bordo della USS Brooklyn, con la quale combatté durante la seconda guerra mondiale. Lenny combatté in Nordafrica e in Sicilia, a Palermo, nel 1943 e ad Anzio, in provincia di Roma, nel 1944. Nel maggio del 1945, a causa di una sua esibizione comica en travesti fatta per i commilitoni, si attirò le ire del suo ufficiale di comando.Fingendosi omosessuale Bruce riuscì a ricevere la radiazione dal servizio nel luglio dello stesso anno.
Dopo essere tornato negli Stati Uniti girò un po’ prima di stabilirsi a New York con l’obiettivo di diventare un comico.
La sua carriera sul palco cominciò ben presto, iniziò ad esibirsi con lo pseudonimo Lenny Marsalle presso locali notturni della città.
Nel 1947 modificò il proprio nome in Lenny Bruce e, grazie all’aiuto della madre, si esibì per la prima volta al Victory Club di Brooklyn. Grazie all’influenza della madre Sally riuscì anche a prendere parte ad un episodio del programma radiofonico “Arthur Godfrey’s Talent Scouts”, dove propose varie imitazioni di stelle del cinema americano quali Humphrey Bogart, James Cagney ed Edward G. Robinson.
Nel 1951 conobbe la spogliarellista Honey Harlow che divenne sua moglie. La donna, originaria di Baltimora, fu costretta dallo stesso Bruce a cambiare lavoro. Questa decisione lo portò a dover pensare ad una soluzione per poter guadagnare molto denaro nel minor tempo possibile.
Lenny Bruce si spacciò per un prete, in rappresentazione della Brother Mathias Foundation, un’organizzazione benefica legalmente istituita dallo stesso Bruce, impegnata a raccogliere fondi per una colonia di lebbrosi dell’allora Guinea Inglese.
Venne arrestato dalla polizia di Miami con l’accusa di frode, ma siccome l’organizzazione a cui faceva capo era esistente e il clero locale non lo identificò come impostore le accuse a suo carico decaddero poiché l’operato fu considerato legale.
Nella sua opera autobiografica Come parlare sporco e influenzare la gente, raccontò di essere riuscito ad accumulare ben 8.000 dollari in sole tre settimane, spedendone 2.500 alla colonia di lebbrosi e tenendosi tutto il resto per sé.
Nel 1955 Lenny e Honey ebbero una figlia, Kitty, ma nel 1957 il loro matrimonio finì. Dopo aver divorziato con la moglie Bruce frequentò per un breve periodo l’attrice Faye Dunaway.
All’inizio della sua carriera Bruce venne coinvolto nella stesura di alcune sceneggiature, come ad esempio Dance Hall Racket nel 1953. I ruoli di quest’opera erano interpretati da lui stesso, sua madre Sally Marr e sua moglie Honey Harlow, Follies del 1954, un burlesque a basso costo; un film per bambini, The Rocket Man, del 1954.
Incise, inoltre, quattro album dove, attraverso interviste satiriche e pezzi comici, trattava i temi che poi lo hanno reso famoso: il jazz, la filosofia morale, la politica, il patriottismo, le razze, l’aborto, la religione, il sistema sanitario, le droghe ecc.
Questi album furono ricompilati e messi in vendita in una compilation dal titolo The Lenny Bruce Original.
Il 3 febbraio 1961 Lenny Bruce fece una performance alla Carnagie Hall di New York. Fu il suo miglior spettacolo e venne pubblicato in un box di tre dischi.
Il 4 ottobre dello stesso anno Lenny fu arrestato per oscenità al Jazz Workshop a San Francisco. Aveva usato la parola “cocksucker”, ma la giuria non lo condannò anche se fu posto ad uno stretto monitoraggio legale che lo condusse a diversi arresti. Questo controllo comportò anche due arresti per possesso di droghe a Filadelfia e a Los Angeles due anni più tardi.
Nell'aprile 1964 egli fece due apparizioni al "Cafe Au Go Go" nel Greenwich Village, con poliziotti in borghese tra il pubblico. In entrambe queste occasioni, fu arrestato non appena lasciato il palco, sempre con l'accusa di oscenità.
Il 4 novembre 1964, Bruce e il proprietario di un club nel quale c'era stato un suo spettacolo, furono portati in tribunale. Una petizione a suo favore fu firmata da molte personalità intellettuali importanti come Woody Allen, Elizabeth Taylor, Bob Dylan, Allen Ginsberg, Jules Feiffer, Norman Mailer e molti altri artisti. Lenny comunque fu condannato a quattro mesi di workhouse.
Lenny apparve solo sei volte in televisione nonostante il suo grande talento come comico. Bruce utilizzò il suo particolare rapporto con la polizia nei suoi ultimi spettacoli nei club, spettacoli durante i quali si batteva per difendere la sua libertà di espressione.
Fu bandito da tantissimi club e città americane e nel 1962 anche da una performance mentre a Sydney in Australia. Durante il suo primo show in questa città salì sul palco ed esordì dicendo “What a fucking wonderful audience” e fu subito arrestato.
La sua ultima esibizione è stata il 26 giugno 1966, al Fillmore di San Francisco, assieme a Frank Zappa e The Mothers of Invention.
Lenny Bruce scrisse una sua autobiografia, inizialmente pubblicata sul settimanale Playboy, e poi raccolta in un secondo momento nel libro Come parlare sporco e influenzare la gente.
Bruce perde la vita il 3 agosto del 1966, fu trovato morto per overdose all’età di quarant’anni nel bagno della sua casa di Hollywood. La causa ufficiale della sua morte era "acuto avvelenamento da morfina causato da un'overdose accidentale".
Fu sepolto nell'Eden Memorial Park Cemetery a Mission Hills in California; una manifestazione in sua memoria fatta il 21 agosto 1966 fu abbastanza controversa da mantenere il nome di Lenny sotto i riflettori. Infatti più di 500 persone vennero per mostrare il loro rispetto ed erano capitanati dal produttore Phil Spector. Le guardie del cimitero provarono comunque a fermare la cerimonia.
Il 3 dicembre 2003, 37 anni dopo la sua morte, l'accusa di oscenità cadde per merito del governatore di New York George Pataki, a seguito di una petizione promossa dai legali Ronald Collins, Robert Corn-Revere e Davod Skover, sottoscritta anche da celebrità come Robin Williams.
Lenny Bruce, ad oggi, è considerato uno dei simboli della battaglia per la libertà di parola degli anni Sessanta negli Stati Uniti e il pioniere della comicità americana. Molti riconoscono al comico il merito di aver aperto la strada ai comici americani regalando loro un nuovo modo di esprimersi completamente libero. È una delle persone considerate responsabili di aver ampliato i confini dei temi sui quali era permesso fare satira negli Stati Uniti.
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