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Yoko Ono: l'arte oltre il mito. Le sue dieci opere più importanti

Quando si pensa alla figura di Yoko Ono, il suo nome viene spesso associato a John Lennon e ai Beatles, lasciando in ombra la sua carriera artistica.

Radio Nowhere blog: arte

Tuttavia, Ono è una delle figure più influenti dell'arte concettuale e performativa del XX e XXI secolo. Attraverso le sue opere, ha sfidato le convenzioni, promosso la pace e coinvolto attivamente il pubblico in un dialogo artistico unico.

Yoko Ono Lennon nasce a Tokyo il 18 febbraio 1933, figlia di una famiglia di banchieri e di una pianista classica. Cresciuta con l’aiuto di bambinaie e assistenti, la sua famiglia sopravvive al bombardamento di Tokyo durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre suo padre viene internato in un campo di prigionia in Cina. Dopo la guerra, la famiglia si trasferisce a Scarsdale, New York, dove Yoko si iscrive al Sarah Lawrence College.

Nonostante il sostegno iniziale dei genitori, questi si oppongono al suo stile di vita. Circondata da artisti e poeti, Yoko sviluppa una passione per l'arte e la musica. Nel 1956 sposa il compositore Toshi Ichiyanagi, ma divorzia nel 1962. Nel 1966 sposa il produttore Anthony Cox, con cui ha una figlia, Kyoko. Tuttavia, dopo il divorzio e l’affidamento esclusivo alla madre, la bambina viene rapita dal padre nel 1971.

Nel 1966, Yoko incontra John Lennon e i due si sposano nel 1969, diventando simboli del pacifismo e della controcultura.

Non si vuole, però, parlare della vita di Yoko Ono né della sua turbolenta relazione con una delle band più importanti della musica mondiale. Il focus, per una volta, lo vogliamo porre sulla sua carriera artistica, spesso lasciata in secondo piano.

Yoko Ono inizia a sviluppare la propria arte all’inizio degli anni ’60 ed è una delle protagoniste del movimento Fluxus, un'avanguardia artistica che mirava a dissolvere i confini tra arte e vita quotidiana. L'artista giapponese-americana ha trasformato il concetto stesso di arte, rendendola interattiva, effimera e concettuale.

Quali sono, quindi, le sue dieci opere più significative?

1. CUT PIECE (1964): Questa performance è una delle opere più celebri di Yoko Ono. Durante un'esibizione pubblica, Ono invitava il pubblico a salire sul palco e tagliare via pezzi dei suoi vestiti con delle forbici, creando un'esperienza di interazione che esplorava la vulnerabilità, la violenza, e il controllo del corpo.


2. WISH TREE (1966): Un’opera d’arte interattiva, con la quale invita il pubblico a scrivere un desiderio su un pezzo di carta e appenderlo a un albero. L'installazione è stata presentata in diverse versioni in tutto il mondo (New York City, St. Louis, Wish Tree for Washington, DC, San Francisco, Pasadena, Palo Alto, California, Tokyo, Venice, Paris, Dublin, London, Exeter, England, Finland and Buenos Aires, Argentina, Calgary), rappresentando un atto di speranza collettiva.

L’artista, a proposito di quest’opera, ha detto: “"Da bambina, in Giappone, andavo al tempio e scrivevo un desiderio su un pezzo di carta sottile e lo legavo attorno al ramo di un albero. Gli alberi nei cortili dei templi erano sempre pieni di nodi dei desideri delle persone, che sembravano fiori bianchi che sbocciavano da lontano." 

3. MEND PIECE (1966): Un'opera che implica l'idea di riparare e ricostruire. Yoko Ono invita gli spettatori, accogliendoli in uno spazio completamente bianco, a riparare oggetti rotti (come ceramiche o oggetti in vetro), suggerendo un approccio curativo e riflessivo verso le rotture e le imperfezioni. Ricollegandosi alla filosofia giapponese wabi-sabi, cioè l’accettazione dell’imperfezione, del difetto, quest’opera incoraggia a trasformare i frammenti di un oggetto nella sua più grande forza. Tutti i pezzi riparati vengono poi esposti su scaffali installati nella stanza. “Ripara con saggezza, ripara con amore. Riparerà la terra allo stesso tempo”, così si espresse Yoko per far capire  quanto l’atto di riparare sia allo stesso tempo una guarigione per sé stessi e per la comunità stessa, per colmare una distanza creata dalla violenza.


4. BOTTOMS (1964 – 1972): Yoko Ono si dedica alla produzione di film sperimentali. L'opera ha un chiaro intento di sfidare le convenzioni e i tabù legati al corpo umano, specialmente nella sua dimensione sessuale e sociale. Bottoms è spesso interpretata come una riflessione sull'oggettivazione e sulla liberazione del corpo, utilizzando un approccio minimalista e diretto, in linea con il suo stile artistico concettuale. Quest'opera è un esempio del modo in cui Yoko Ono ha esplorato temi di identità, libertà e controllo, invitando lo spettatore a confrontarsi con la realtà del corpo e della percezione


5. THE GRAPEFRUIT (1964): Un libro di "Istruzioni" che raccoglie concetti di arte concettuale e situazionismo, con brevi testi che suggeriscono azioni, riflessioni e esercizi. Questo libro rappresenta il suo approccio all'arte come qualcosa che coinvolge il pensiero, il corpo e la percezione del mondo.Il titolo Grapefruit (pompelmo), venne scelto da Ono poiché ella considerava il frutto come un ibrido tra arancia e limone e quindi un simbolo di se stessa come “ibrido spirituale”. Nacque qui, per ammissione dello stesso Lennon, la genesi di Imagine. Grapefruit venne considerata una pietra miliare dell’arte concettuale, ma anche come una fonte di ispirazione per il brano ormai leggendario e per l’intero disco.


6. APPLE (1966): L'opera consiste in una mela in cima a un supporto in plexiglass . Una targa in ottone con la parola "APPLE" è fissata sulla parte anteriore del supporto. Il pezzo è stato successivamente ricoperto in bronzo come parte della serie di opere d'arte "Bronze Age" di Ono.

L'eccitazione di guardare la mela decadere e la decisione se sostituirla o semplicemente pensare alla bellezza della mela dopo che se n'è andata" questa la descrizione che Ono fece di quest’opera. L’etichetta di accompagnamento evidenziava, secondo molti, la contrapposizione della permanenza fisica della targa e il passaggio del tempo segnato dal decadimento della mela. 


7. BED-IN (1969): Il famoso "Bed-In" di Yoko Ono e John Lennon è un esempio straordinario di performance artistica e attivismo. Durante la guerra del Vietnam, la coppia organizzò un sit-in pacifico a letto per promuovere la pace, un atto simbolico che divenne un'icona di protesta contro la guerra. I due passarono la loro luna di miele nella suite presidenziale (stanza 702) dell'Amsterdam Hilton Hotel tra il 25 e il 31 marzo, dando libero accesso alla stampa nella loro camera da letto tutti i giorni dalle nove di mattina alle nove di sera. La stampa si trovava davanti i due coniugi in pigiama, eternamente a letto, che parlavano di amore e pace universali con appesi alla parete della camera cartelli scritti a mano con scritte tipo "Hair Peace" (Pace dei capelli) e "Bed Peace" (Pace a letto). Dopo sette giorni, la coppia si spostò a Vienna, Austria, dove i due tennero una conferenza stampa rinchiusi in un sacco.


8. ENDANGERED SPECIES: 2319–2322 (1992): è una delle prime opere dopo la morte di Lennon nel 1980, è stata esposta per la prima volta alla Stiftung Starke di Berlino. L'opera è composta da 22 pezzi, il cui motivo centrale è costituito da quattro figure in bronzo sedute su una panchina con un cane. Frammenti di parti del corpo (petto, piede, mano) in gesso accompagnano queste figure, un testo inciso nel granito, frammenti di vasi, nonché una fotografia incorniciata e sei dipinti. Il messaggio dell’opera è un messaggio d’amore e di speranza.


9. THREE MOUNDS (1999/2008): Per l’opera, l’artista raccoglie ed espone tre identici cumuli di terra provenienti da paesi in cui le donne hanno sofferto per via della guerra e della violenza.


10. ARISING (2013): “Siete invitate a inviarmi una testimonianza delle umiliazioni e del dolore che vi è stato fatto perché donne. Unitevi!L’installazione è stata presentata nel 2013. Frutto di anni di dialogo con donne di tutto il mondo, a cui aveva chiesto di inviare uno scatto dei loro occhi e il racconto di abusi e violenze subite, ha poi creato una serie di figure femminili in silicone a cui ha dato fuoco in una performance a Venezia, di fronte a Palazzo Bembo.

Yoko Ono ha rivoluzionato il concetto di arte, trasformandola in un’esperienza partecipativa, intellettuale ed emotiva. Il suo lavoro, spesso trascurato, merita di essere ricordato e celebrato per la sua profondità e il suo impatto culturale. Al di là del mito e della sua associazione con John Lennon, Yoko Ono è un’artista visionaria che ha ridefinito i confini tra arte e vita, lasciando un’eredità inestimabile nel panorama artistico contemporaneo.


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