Non dar retta a nessuno che abbia più di trent'anni e non ascoltare musica più vecchia di sei mesi. Queste sono un paio di regole che si davano i teenagers rockettari negli anni '60. Mi piacerebbe poter tornare indietro nel tempo per raccontare a un diciottenne di quell'epoca che oggi Mick Jagger compie 80 anni, che i Rolling Stones esistono ancora e che ogni volta che pianificano un tour le date sono regolarmente sold out e spesso ne devono aggiungere qualcuna per accontentare la domanda.
Mi piacerebbe raccontargli che ai loro concerti ci andranno probabilmente i suoi figli e anche i suoi nipoti. Di Sir Mick si possono dire milioni di cose e un paio giova ricordarle in occasione di questo storico compleanno: la prima che agli inizi, quando i Rolling Stones erano una cover band blues (circostanza non banale per alcuni giovani bianchi inglesi quella di suonare la musica appannaggio dei neri americani), il leader era Brian Jones e si dovette battere perché il cantante, giudicato inadeguato, non fosse cacciato. Bisogna riconoscere inoltre un grande merito a Jagger per la longevità dei Rolling Stones: se è vero infatti che nella band, oltre a lui, Keith Richards è l'altro leader di almeno pari importanza (gli equilibri interni sono cambiati da quando hanno iniziato a scrivere canzoni proprie), bisogna sottolineare come nel decennio più duro di dipendenza da droghe di quest'ultimo tra la fine degli anni '60 e la fine dei '70 sia stata proprio la determinazione di Mick a mantenere gli Stones in piedi.
Voglio tornare al tema iniziale perché forse uno dei più importanti lasciti degli Stones è proprio quello di aver superato il concetto di rock come di un qualcosa legato alla giovane età , una suggestione probabilmente dettata dal fatto che era un tipo di musica con cui i ragazzi si ribellavano a quella stantia dei propri genitori e quindi non era concepibile che gli interpreti potessero essere dei coetanei di mamma e papà . Ma se il rock resiste, con fortune alterne, da così tanti decenni fatti di nuove tendenze che si sono susseguite e di mode passeggere, forse si può dire che sia nato con quella forza di rottura ma che non sia solo questo. E come qualsiasi forma di arte non è scontato che l'artista sia migliore a vent'anni piuttosto che a 40, 50 o 60. Avete mai sentito affermare che un pittore, uno scultore, un regista o uno scrittore siano troppo vecchi per creare arte? Dei musicisti si diceva così: a 30 anni erano considerati quasi dinosauri e la vita media di una band era di 2-3 anni e/o album. I Rolling Stones sono stati i precursori delle band longeve e prolifiche di grandi canzoni nel tempo: grazie Sir. Mick e tanti sentiti auguri di buon compleanno!