Il Salotto della Duchessa Battista Sforza a Urbino
- Lorenzo Pagnini

- 6 ore fa
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Altri capolavori nel percorso delle spettacolari rappresentazioni prospettiche rinascimentali in Urbino; parliamo del Salotto della Duchessa Battista Sforza, ala del Castellare, dove compare una delle più importanti prospettive realizzate in quegli anni.

Perché nelle porte a Tarsia all'interno del Palazzo Ducale sono rappresentati con una infinità di dettagli, particolari e riferimenti i palazzi della Firenze medicea del Quattrocento? Le tarsie sono realizzate con la tecnica dell'intarsio ligneo, che permette di creare complesse immagini prospettiche su superfici piane, con un emozionante effetto illusionistico.

Le tarsie creano un effetto di trompe-l'œil, ingannando l'occhio e facendo sembrare reali gli oggetti raffigurati e lo spazio che occupano. Questa tarsia è rappresentata nei battenti lignei del portale della camera da Letto, nel Castellare: «dove si erge uno dei palazzi più interessanti delle prospettive urbinati..». Una prospettiva figura inaspettatamente anche come ‘sintesi’ didattica della formazione bramantesca, e più in generale può essere considerata come il documento bramantesco princeps del periodo urbinate. Riporta una veduta con due battenti uniti che coinvolge un'intera piazza, dove il Castello con torri che si trova sulla destra, o Cassero urbano, si unisce alle mura che la delimitano sullo sfondo.

Questa tripartizione della facciata con un piano terreno porticato verrà impiegato dal Bramante nel Cortile inferiore del Belvedere a Roma sotto il pontificato di papa Giulio II. Il capolavoro bramantesco del Cortile del Belvedere fu progettato tra il 1504 ed il 1505 da Bramante per l'otium umanistico dei pontefici, ispirandosi alle antiche ville romane.
Di seguito il link alla quinta puntata di Narrazioni sull'arte che approfondisce queste tematiche:




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