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ZIA MAME: LA NOSTRA RECENSIONE SUL LIBRO DI PATRICK DENNIS

Zia Mame è sicuramente uno dei personaggi più esuberanti, eccentrici e controcorrente che si abbia mai incontrato nella letteratura.

Questa donna nasce dalla penna di Patrick Dennis, pseudonimo maggiormente noto di Edward Everett Tanner III.

Tanner nasce ad Evanston, nello stato dell’Illinois, dove frequenta l’istituto Evanston High

School, dove comincia ad usare il suo pseudonimo con cui firmerà i suoi lavori (un altro

pseudonimo sarà Virginia Rowans).

La sua infanzia non fu delle più felice, ripudiato dal padre perché considerato “diverso”, nel 1942 si arruola nell’American Field Service, in cui presta servizio come autista.

La vita privata di Patrick Dennis fu abbastanza movimentata, all’esterno appariva come lo

scrittore di successo circondato da fama e feste esclusive. Si fece notare per i suoi

comportamenti decisamente eccentrici e nel 1948 sposò l’aristocratica Louise Stickney.

Nonostante questo matrimonio e due figli, ebbe relazioni omossessuali e divenne abbastanza celebre nella scena gay del Greenwich Village di New York.

La sua vita oscillava tra un matrimonio di copertura e l’abbandono dell’uomo che amava,

quando tenta il suicido a causa della sua difficoltà di accettare il proprio orientamento sessuale.

Ricordiamo che al tempo veniva considerato come una malattia mentale da curare con

l’elettroshock.

Gli scritti di Dennis sono molto orientati al racconto dell’omosessualità, ma riescono a sfuggire alla censura ed ai controlli attraverso l’astuto uso di doppi sensi e “non detto”. Dopo varie vicende che lo portarono a perdere tutto il patrimonio accumulato durante la sua carriera di scrittore, trascorse l'ultima parte della sua vita servendo come maggiordomo (in incognito) in California.

Ammalato di tumore muore all'età di cinquantacinque anni.

Nella sua carriera da autore pubblica sedici romanzi, tutti sotto diversi pseudonimi. Alcuni dei quali sono ritenuti piccoli capolavori della letteratura comica americana. Dei veri e propri best seller che dietro l’ironica e la sagacia nascondono una denuncia della borghesia bigotta americana degli anni cinquanta.

Zia Mame è sicuramente uno dei titoli che meglio rappresenta la letteratura di Patrick Dennis.

Il romanzo, opera d'invenzione blandamente ispirata ad alcune vicende della vita dell'autore e alla figura, reale, di sua zia Marion Tanner, narra infatti le avventure di una ricca ed eccentrica signora newyorkese, Mame Dennis, ritratta attraverso una serie di improbabili e comiche imprese che si snodano lungo l'arco di tre decenni, dagli anni del proibizionismo americano ai primi anni cinquanta.


Ogni capitolo costituisce una vicenda a parte, rendendo il libro, più che un romanzo, una

girandola di racconti semi-indipendenti.

In una New York degli anni ’20, il piccolo Patrick rimasto orfano viene affidato ad una zia

abbastanza eccentrica che non rappresenta per nulla un tradizionale modello genitoriale.

La sua natura così eccentrica e esilarante quasi fa sognare allo spettatore di avere una zia

simile a lei.

È un personaggio femminile che si completa da sola, decisamente folle, ma caratterizzata da un’intelligenza fuori da comune.

Entrando in contatto con un personaggio come Mame si riesce a percepire una voglia di libertà e un senso di divertimento che dona al libro un’atmosfera tutta sua.

Mame Dennis è una donna che sfida sé stessa e gli altri, amante del gin e dei travestimenti.

Patrick inizialmente sembra quasi intimidito dal modo di vivere della zia, e cercherà di vivere e sembrare normale, ma finirà ad adeguarsi e farsi coinvolgere dalla sua follia.


Zia Mame sa giocare con la leggerezza senza mai risultare frivola e superficiale, cerca di fare del bene e non si perde nel rincorrere gli ideali degli altri.

Rappresenta un modello di donna che si conosce e conosce il mondo senza paura di esplorare e mettersi in discussione.

Il libro si svolge in un periodo storico che va dagli anni ’20 agli anni ’40 ed ha la forza di

trasportare il lettore all’interno dello sfarzo, della vita e della mentalità che regnavano soprane in quel periodo storico.

L’unica pecca della narrazione, proprio per trovarne un cavillo, è la poca concentrazione sui

cambiamenti avvenuti nell’arco di quel ventennio. Sarebbe stato interessante entrare più a

contatto con la realtà di quei tempi attraverso un’analisi degli svolgimenti reali di quel periodo.

È come se la storia e i personaggi risultassero sospesi in uno spazio-tempo parallelo dalla

realtà, ed è forse anche grazie a questo aspetto che il libro sembra vivere in una dimensione tutta sua fatta di esuberanza e risate. La lettura scorre veloce e permette di staccare totalmente la testa dalla “vita vera”.

La storia del romanzo non è stata facile, fu inizialmente rifiutato da diciannove editori che lo ritenevano “invendibile” a causa della sua scrittura. I diversi racconti pur avendo gli stessi protagonisti risultavano slegati l’uno dall’altro.

Venne accettato dalla casa editrice Vanguard, dopo averlo sottoposto alla revisione di un

curatore editoriale. Revisione a cui si deve l'escamotage narrativo che introduce il personaggio dell'"indimenticabile zitella del New England", le cui vicende fanno da spunto, all'inizio di ciascun capitolo, per la narrazione di un analogo episodio con protagonista zia Mame.

Dopo la pubblicazione il romanzo rimane nella classifica dei best seller di New York Times per 112 settimane e vende oltre due milioni di copie.

In Italia il romanzo viene pubblicato edito da Bompiani nel 1958, per venire riproposto da

Garzanti negli anni ’70. Nel 1958 l'autore, anche ai fini di soddisfare i vincoli contrattuali,

pubblicò un seguito del fortunato romanzo, Around the World with Auntie Mame, dal

successo più moderato (130.000 furono le copie vendute). Anche il seguito fu pubblicato nella sua traduzione italiana da Bompiani, nel 1960, con il titolo Intorno al mondo con zia Mame.

Il libro è stato riproposto nei paesi di lingua inglese nel 2001, dalla Broadway Books (gruppo Random House), mentre sul mercato di lingua italiana ha fatto la sua ricomparsa nel 2009, a cura di Adelphi, riscuotendo un grande successo, insolito per una ripubblicazione, che lo ha visto salire al vertice della classifica dei libri più venduti in Italia e rimanere nelle prime posizioni per molte settimane.

Il successo del romanzo attirò subito l’attenzione dei produttori di Broadway che acquistarono i diritti e arrivarono sul palcoscenico con Rosalind Russell nei panni di Zia Mame.

Quest’ultima e la sua collega Peggy Cass (che interpretava la segretaria Agnes Gooch) furono nominate ai Tony Awards nel 1957.

Nel 1966 fu Angela Lansbury ad interpretare il ruolo di Mame Dennis nella versione musical.

Un ruolo che le valse un Tony Awards.

Una storia che ha conquistato tutti per la sua irriverenza, grazie soprattutto ad un personaggio caratterizzato da ironia e dissacrazione che ci ricorda che la leggerezza intelligente non è mai mancanza di morale e superficialità.

Un incontro tra autobiografia ed invenzione letteraria che ha consacrato per sempre Patrick

Dennis.

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