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Immagine del redattoreRaffo Ferraro

50 ANNI DALL'ESORDIO DI TOM WAITS CON L'ALBUM CLOSING TIME

Aggiornamento: 16 ago

E pensare che gli anni '70 sono il periodo di Tom Waits che amo meno. Ed è una constatazione piuttosto atipica perché, nella maggior parte dei casi, gli artisti con una lunga o lunghissima carriera alle spalle, hanno composto le proprie canzoni più celebri e amate nei primi anni di attività. Per quanto ci siano invece ascoltatori che la pensino legittimamente in maniera diversa da me, non ne conosco che l'abbiano abbandonato quando si è dato a una musica decisamente più sperimentale a partire da Swordfishtrombones del 1983.

Considerazioni e gusti personali a parte, il 50esimo anniversario del primo album di Tom Waits Closing Time, che ricorreva lo scorso 6 marzo, merita decisamente di essere celebrato perché ha lanciato sulla scena un cantore unico nel suo genere tanto che è difficile etichettarlo in uno dei generi musicali codificati dalla critica.

Ascoltando il pezzo d'apertura Ol'55, in seguito portato in cima alle classifiche da una cover dagli Eagles, si fa quasi fatica a riconoscere quella voce che nel giro di poco sarebbe diventata ancora più roca e un vero e proprio marchio di fabbrica. La vecchia del '55 è ovviamente una macchina perché, per quelli della generazione di Waits, le automobili sono importanti tanto è vero che qualche anno fa Neil Young ha scritto un libro intitolato Deluxe in cui racconta spezzoni della propria vita proprio in funzione del veicolo che guidava nelle varie epoche.

Gli anni '70 da crooner di Tom Waits toccano vette alte in alcuni frangenti, ma la rivoluzione copernicana avviene quando incontra sul set del film One from the Heart (per cui ha composto la colonna sonora) colei che sarebbe diventata la moglie e la coautrice della maggior parte delle canzoni da quel momento in poi, Kathleen Brennan. I primi tre dischi frutto della loro unione sono indimenticabili, per alcuni i migliori di sempre: il già citato Swordfishtrombones (1983), il capolavoro Rain Dogs (1985) e Franks Wild Years (1987). In particolare i primi due, oltre alla componente altamente sperimentale, sono in totale controtendenza rispetto a ciò che stava accadendo nel mondo musicale a metà degli anni '80 con drum machines, tastiere plasticate, coretti femminili, ecc. e sono in pochi gli artisti riusciti a non cadere in quel tranello.

Un altro picco della discografia di Waits si verifica con un'altra trilogia: i primi tre album che pubblica con la nuova etichetta ANTI: Mule Variations del 1999 è un capolavoro in cui risalta come non mai la presenza della chitarra, mentre Alice e Blood Money pubblicati nel 2002 lo stesso giorno, sono frutto della collaborazione col regista Robert Wilson (lo stesso per cui aveva Lou Reed aveva musicato tre spettacoli teatrali: Time Machine, POEtry e Lulu; alcuni brani del primo sono finiti sul Perfect Night Live in London e sul successivo Ecstasy, le canzoni del secondo sono andate a comporre The Raven che è la rilettura dell'opera di Edgar Allan Poe da parte del rocker newyorkese e il terzo ha dato origine al discutibile album realizzato coi Metallica.

Tom Waits aveva già collaborato col regista per The Black Rider per il quale aveva scritto alcuni testi anche lo scrittore della beat generation William Burroughs: Alice narra invece sia della fiaba di Alice nel paese delle meraviglie, sia delle perversioni dell'autore Jim Carrol nei confronti di una bambina di nome Alice. Blood Money è invece ispirato dalla macabra vicenda narrata in Woyzeck, che tratta di un barbiere assassino. Sono album pervasi da un'aroma di fumo stantio da bettola anni '30 o '40 in cui la voce del nostro è roca come non mai ma ancora incredibilmente capace di andare ad acchiappare alcune note alte per il suo range.

Segue un altro album sperimentale Real Gone in cui in quasi tutti i pezzi la batteria è sostituita dalla voce di Waits che la emula, il triplo album Orphans e infine Bad as Me.

Nel frattempo le comparse cinematografiche di Waits si intensificano e finisce per diventare un attore molto richiesto tanto che gli vengono offerte parti sempre più importanti e si può permettere di selezionare accuratamente quali accettare. Il tutto a discapito della carriera musicale che si ferma.

Ultimo tour datato 2008, ultimo album risalente al 2011. Per ora.


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